Dott.ssa

Alessandra Recine

Sesso e sport: un binomio vincente...non solo in campo!

Dott.ssa Alessandra Recine – 13/04/2022

Sport e sesso sono compatibili?

Il sesso può migliorare le prestazioni sportive o, viceversa, le peggiora? E lo sport, che effetti può avere sull’incontro intimo sotto le lenzuola? Il tema è da sempre controverso tant’è che sull’annosa questione dibattono da tempo molti esperti di settore che in gran parte, almeno sino agli ultimi anni, hanno considerato le due “pratiche” incompatibili, per lo meno sotto il profilo del dispendio energetico.

Pillole di storia

La convinzione che gli atleti debbano astenersi dai rapporti sessuali in prossimità di una gara era già diffusa nell’antica Grecia. Nel I sec. d.C. il medico greco Arteo di Cappadocia scriveva che trattenere il liquido seminale all’interno del corpo poteva intensificare la forza maschile. Anche Platone sosteneva che gli atleti olimpici dovessero astenersi dall’avere rapporti sessuali prima dei Giochi nella convinzione che l’astinenza potesse migliorare la prestazione e favorire la vittoria. Credenze difficili da scardinare tant’è che, ancora oggi, molti allenatori in ambito sia professionistico che dilettantistico consigliano ai propri atleti di praticare l’astinenza (Oman et al., 2003) convinti che l’attività sessuale possa avere ripercussioni negative comportando un calo di concentrazione ed una perdita di vigore nella performance (Krieger, 1997; Ferraz e Costa, 2014). Ma come stanno realmente le cose? Le ricerche scientifiche più recenti sostengono che non sempre un incontro amoroso prima di una gara è deleterio. Anzi, il sesso, secondo alcuni studiosi, funzionerebbe come una sorta di doping naturale in relazione allo sport praticato. E ciò sembrerebbe valere sia per gli uomini che per le donne.

Sesso e sport vanno d’accordo?

Il sessuologo francese Jacques Waynberg cerca di tracciare una distinzione tra sport di gruppo e individuali. Sembrerebbe, infatti, che negli sport di squadra come il calcio, il rugby e la pallavolo, fare sesso almeno sei ore prima dell’evento sportivo possa avere effetti molto positivi negli sportivi poichè successivamente all’orgasmo si abbasserebbero i livelli di testosterone, la respirazione rallenterebbe, i muscoli diventerebbero meno tesi, favorendo così un processo di rilassamento generale che migliora la performance di squadra. Al contrario, negli sport individuali come la boxe, la scherma, il salto in alto e quello in lungo, il lancio del peso che richiedono una particolare concentrazione o uno sforzo breve ma intenso, sarebbe meglio andare cauti nel praticare del sesso pre-sport. Motivo? Tenere alti i livelli di testosterone prima di questo tipo di prestazioni sportive aiuterebbe nello sforzo fisico “concentrato”. Infine rispetto ad un’astinenza sessuale prolungata negli sportivi, Emanuele Jannini Professore di Endocrinologia e Sessuologia Medica dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata afferma: “dopo 3 mesi senza sesso, situazione molto comune tra alcuni atleti, il livello di testosterone si riduce drasticamente” con conseguente calo della forza fisica e del tono dell’umore. Sembrerebbe, inoltre, che tali effetti varino molto di atleta in atleta in relazione alle componenti emotive e psicologiche individuali. A detta di uno studio condotto nel 2000 di McGlone e Shrier, se gli atleti sono troppo ansiosi il giorno prima di una gara, il sesso potrebbe rappresentare una rilassante distrazione; se invece si nutre poco interesse nei confronti del sesso perchè concentrati sulla prestazione sportiva dell’indomani, meglio abbandonare qualsiasi pensiero ardito e lasciar spazio a qualche ora di sonno in più.

Sport e “performance” sotto le lenzuola

L’urologo statunitense Drogo K. Montagne in uno studio del 2007 ha dimostrato come l’esercizio fisico sia una vera e propria barriera contro la disfunzione erettile. L’esercizio aerobico, infatti, aiuterebbe a contrastare la comparsa di malattie dei vasi sanguigni, inclusa la formazione di placche lipidiche a livello delle arterie, occlusioni che impediscono al flusso sanguigno di irrorare a sufficienza il pene favorendo così l’insorgenza di problematiche erettili. A distanza di qualche anno, a sostegno di quanto evidenziato da Montagne arriva un altro studio, condotto da un gruppo di ricerca portoghese e pubblicato di recente sul British Journal of Sports Medicine, che va a sottolineare i benefici apportati alla disfunzione erettile dalle pratiche di ginnastica aerobica, pelvica o combinate. Insomma, l’esercizio fisico sembrerebbe essere una vera e propria medicina! Ma i benefici dello sport in camera da letto non finiscono qui. Una costante e adeguata attività motoria induce un aumento nella produzione di: – testosterone, che incrementa il desiderio sessuale; – dopamina, neurotrasmettitore che stimola la voglia di “fare” e – serotonina, che migliora il tono dell’umore e innalza i livelli di endorfine che sono in grado di procurare uno stato di eccitazione. Non solo: fare sport fa bene all’autostima, migliora la percezione del nostro corpo e delle sensazioni che sperimentiamo favorendo quindi un approccio più disteso negli incontri galanti.

Quali sono gli sport che migliorano la vita sessuale?

Tra gli sport più menzionati troviamo: la corsa, il nuoto e tutti gli sport aerobici, il pilates e le sessioni di body building (Kratzik et al. 2008; Halis et al., 2016; Sgrò et al., 2014).Tutte le pratiche aerobiche che richiedono uno sforzo continuativo nel tempo, come una sessione di jogging o di nuoto, possono essere d’aiuto agli uomini per aumentare i picchi di testosterone nel sangue che sappiamo essere l’ormone legato al desiderio sessuale. Il pilates, invece, sembra incrementare sensibilmente la flessibilità del corpo e agisce in modo diretto sui muscoli di addome e pelvi, garantendo un più proficuo controllo eiaculatorio durante l’attività sessuale. Non ultimo, lavorando in modo particolare sulla respirazione, amplifica l’afflusso di sangue e ossigeno ai tessuti, un fattore fondamentale per garantire una buona sensibilità delle mucose a livello genitale, favorendo negli uomini il mantenimento dell’erezione.Una sessione quotidiana di sollevamento pesi di media intensità, invece, sembra influire sul mantenimento di buoni livelli di testosterone, accrescendo giorno per giorno l’esperienza in camera da letto.Utili, infine, per la sessualità potrebbero essere sessioni di palestra quotidiane in compagnia del partner: l’androstadienone, un ferormone contenuto nel sudore, sembra possa rasserenare l’umore, incrementare notevolmente il desiderio, incentivare l’eccitazione erotica e stimolare l’irrorazione sanguigna e la lubrificazione delle mucose.Attenzione però a non esagerare! Pensare che ad un maggiore sforzo atletico corrisponda una migliore performance sotto le lenzuola è un errore. L’intensità dell’attività sportiva praticata deve essere moderata se si vuole evitare di sovraccaricare l’organismo e sortire quindi l’effetto contrario. Infatti, se lo sport viene vissuto come una costante sfida contro se stessi o contro gli altri, oppure se viene praticato al di sopra delle proprie possibilità affaticando eccessivamente il fisico, si va ad incentivare la produzione del cortisolo -altrimenti conosciuto come l’ormone dello stress- che, oltre a dare debolezza muscolare, fa calare la libido e il desiderio sessuale.

Bibliografia

Ferraz L., Costa P. O. (2014). Sexo na noite anterior a competiciao influentia o rendimiento do atleta? Mitos o realidade. Revista de Medicina Desportiva Informa, 5, 21–22.
Halis F., Yildirim P., Kocaaslan R., Cecen K., Gokce A. (2016).
Pilates for Better Sex: Changes in Sexual Functioning in Healthy Turkish Women After Pilates Exercise. Journal of Sex and Marital Therapy, 18;42(4):302-308.
Kratzik C.W., Lackner J.E., Märk I., Rücklinger E., Schmidbauer J., Lunglmayr G., et al. (2008). How much physical activity is needed to maintain erectile function? Results of the Androx Vienna Municipality Study. European Urology, 55(2):509-516.
Krieger L. (1997). Scoring before a big event. Winning 1, 88–89.McGlone S., Shrier I. (2000). Does sex the night before competition decrease performance? ClinicalJournal of Sport Medicine, 10, 233–234
Montague D.K., Jarow J.P., Broderick G.A., Dmochowski R.R., Heaton J.P.W., Lue T. Milbank A.J., et al. (2007). The Management of Erectile Dysfunction: An Update. American Urological Association
Oman R. F., Vesely S. K., Kegler M., McLeroy K., Aspy Cheryl, B. A. (2003). Youth developmen approach to profiling sexual abstinence. American. Journal of Health Behavior, 27, S80–S93
Sgrò P., Romanelli F., Felici F., Sansone M., Bianchini S., Buzzachera C.F., et al. (2014). Testosterone responses to standardized short-term sub-maximal and maximal endurance exercises: issues on the dynamic adaptive role of the hypothalamic-pituitary-testicular axis.
Journal Endocrinology Investigation, 37(1):13-24